Villa Carlotta: qual è la sua storia? Quando si può visitare? Cosa c’è da vedere?

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Tra i monti e i suggestivi paesini che si affacciano sulle sponde del Lago di Como, si trova a pochi chilometri da Milano una delle più belle ville ottocentesche italiane: Villa Carlotta. Si tratta di una villa privata e residenziale, oggi museo aperto al pubblico che testimonia un passato ormai lontano.

La villa, costruita negli ultimi anni del Seicento, ospita al suo interno diverse collezioni che comprendono opere d’arte e arredi del XIX secolo, una testimonianza della storia dell’edificio ma anche dei suoi antichi proprietari.

Il piano terra ospita un nucleo di sculture neoclassiche, quadri, cammei in gesso appartenenti alla collezione che Sommariva, uno dei più ambiziosi collezionisti d’arte di quegli anni, aveva allestito nelle sale della sua residenza sul Lario. Tra queste spiccano delle sculture realizzate dal Canova e Thordvalsen. Scopriamo insieme cosa è possibile ammirare a Villa Carlotta.

Dove si trova Villa Carlotta?

Villa Carlotta è situata nel paese di Tremezzina, in località Tremezzo, oggi museo e giardino botanico sulla sponda occidentale del lago di Como. All’interno sono allestite le opere d’arte e gli arredi lasciati dai vecchi proprietari, come il nucleo dei dipinti, delle sculture e dei cammei che il collezionista Sommariva vi collocò all’inizio dell’Ottocento.

Alla metà del XIX secolo, la proprietà venne donata in occasione del matrimonio dei duchi di Sachsen-Meiningen. Giorgio II, appassionato botanico, si dedicò allo sviluppo e allestimento del vasto giardino paesaggistico. Il giardino oggi è famoso non solo per la sua fioritura primaverile dei rododendri e delle azalee, ma anche per le importanti collezioni come quelle delle camelie, delle rare ed esotiche piante, alberi monumentali e fiori.

La storia di Villa Carlotta

Costruita alle fine del Seicento, per volere del marchese Giorgio Clerici, il palazzo era una residenza imponente ma al contempo sobria, con giardini all’italiana, situata dinnanzi al lago di Como. Fu con il successivo proprietario che la villa divenne famosa.

Gian Battista Sommariva, un collezionista tra i più celebri dell’epoca, acquistò il complesso agli inizi dell’Ottocento costruendo dei giardini in perfetto stile romantico e arricchendo la villa con opere d’arte di notevole valore come le opere di Hayez e diversi capolavori del Canova, situati al primo piano della villa.

Nella seconda metà dell’Ottocento, la villa cambiò proprietari e venne acquistata dalla principessa Marianna di Nassau, in occasione delle nozze della figlia Carlotta con Giorgio II, granduca di Sachesen – Meiningen. Tutt’ora è possibile ammirare al secondo piano della villa tutti gli arredamenti della coppia, secondo lo stile dell’epoca.

Le opere e i giardini

La villa è conosciuta non solo per la sua storia ma anche per i suoi splendidi giardini che passano dallo stile inglese alle piante di bambù, con dettagli asiatici. La villa si estende su una superficie di 70mila mq tra giardini e strutture museali. Il momento migliore per visitare la villa sembra essere in primavera, quando ha inizio la fioritura dei rododendri e delle azalee, ma secondo gli esperti ogni momento dell’anno può essere adatto alla visita delle tante piante che popolano il giardino.

Tra i più bei esemplari troviamo camelie, sequoie secolari, platani ed essenze esotiche. Nel giardino si possono ammirare ancora oggi tracce dell’epoca seicentesca in perfetto stile italiano grazie alle alte siepi, forme geometriche, statue e giochi d’acqua. Del periodo romantico, invece, resta lo stile inglese realizzato dagli alberi e scorci incantevoli.

Flaubert descrisse buona parte dei giardini, nelle sue opere, apprezzando la scalinata di pietra che scende fino all’acqua che bagna i grandi alberi e le rose che spuntano dalla fontana. La magia di questo posto è data dalla piacevole sensazione che suscitano i viali alberati, i colori dei fiori e gli otre 3.000 metri quadri ispirati ai giardini della tradizione giapponese di bambù, con una scalinata di accesso con sopra il portale Torii.

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