La professione di accompagnatore turistico, come tutti sappiamo, è una delle professioni più ambite a chi ama viaggiare o visitare luoghi inesplorati e nell’immaginario collettivo evoca esperienze uniche e scenari davvero suggestivi. Ma effettivamente cosa bisogna tener presente per diventare accompagnatore turistico? È tutto così bello e semplice, come si pensa? Vediamo insieme qual è l’iter da seguire per poter diventare accompagnatori turistici abilitati.
Quella dell’accompagnatore Turistico è una professione riconosciuta, regolamentata da un albo e tutelata da un sindacato. Proprio per questo non ci si può improvvisare accompagnatori, ma è necessario seguire un percorso formativo lungo e articolato prima di poter esercitare tale professione. Tra le mansioni principali troviamo quella di accogliere e accompagnare persone singole o gruppi di turisti nei viaggi sul territorio nazionale e all’estero, seguendo programmi turistici precedentemente predisposti dagli organizzatori e sbrigando tutti gli adempimenti burocratici e amministrativi e tutte le formalità di carattere doganale e amministrativo in previsione di viaggi fuori dal nostro paese. Altre mansioni principali sono quelle di fornire informazioni sul viaggio e sulle zone visitate, di solito di carattere generale e fuori dalla competenza specifica della guida turistica, provvedere alla sistemazione dei clienti negli alberghi sincerandosi di sistemare gli ospiti nel miglior modo possibile e gestire richieste e reclami dei clienti. A conclusione di ogni visita, l’accompagnatore si occupa anche degli adempimenti amministrativi di chiusura e di eventuali rapporti.
Quale iter deve intraprendere chi intende fare questo lavoro?
Teoricamente, diventare accompagnatore turistico, sembra molto semplice e nemmeno così faticoso: basta monitorare i Bandi in uscita indetti dalle singole province, iscriversi pagando l’iscrizione alla regione, studiare il programma indicato e presentarsi in sede d’esame. Bisogna, però, fare i conti con le contingenze, con la burocrazia e con l’inefficiente comunicazione poiché il Turismo, almeno in Italia, è una materia ancora avvolta dalle nebbie dell’incertezza.
La modalità con la quale l’esame si svolge varia da regione a regione, ma in generale si basa su due prove selettive e propedeutiche agli studi: una scritta che può essere a risposta multipla, risposta breve o sottoforma di tema, ed una orale. L’uscita dei singoli bandi non segue dei criteri cronologici ma è a discrezione delle provincie e quindi potrebbe passare anche molto tempo prima di potersi iscrivere nuovamente ad un bando ufficiale. Tra l’altro, come spesso accade, non è detto che il bando di concorso sia nella propria regione e per questo si presenta la necessità di doversi spostare per poter sostenere l’esame. Proprio per questo motivo è importante monitorare i siti ufficiali delle principali province e regioni italiane, dando uno sguardo sempre alla rispettiva sezione Turismo, oppure iscrivendosi alle community Facebook per interagire con chi ha le vostre stesse esigenze.
Quali materie si studiano?
Il programma da studiare per diventare accompagnatore Turistico è alquanto corposo e prevede diverse materie. Le principali sono:
- Geografia d’Italia, d’Europa e del Mondo
- Legislazione turistica
- Legislazione areoportuale
- Marketing Turistico
- Conoscenza di almeno una lingua straniera.
Per ottenere il patentino di Accompagnatore Turistico basta iscriversi al bando e quindi non è necessario né essere in possesso di titolo di Laura ne è obbligatorio seguire corsi di formazione. Ovviamente, per chi non ha una formazione in ambito turistico o non se la sente di affrontare tutta la mole di lavoro senza una guida, seguire un corso di preparazione è vivamente consigliato perché alcune sono materie tecniche che, senza una guida esperta, possono risultare ostiche e di difficile comprensione. Esistono vari Istituti e Accademie che offrono corsi di specializzazione per Accompagnatori e Assistenti e, di solito, si tratta di Master della durata di qualche settimana o di qualche mese che, però, non hanno valore abilitante e dunque non garantiscono né l’acquisizione del patentino, né l’iscrizione all’Albo.
L’unico modo per diventare Accompagnatore Turistico, dunque, è superare un esame pubblico!
I tempi che potreste impiegare per la preparazione all’esame abilitativo, ovviamente, sono soggettivi e dipendono dalla vostra intensità di studio e dal metodo che adottate. Diciamo che, vista la corposità del programma e la mole di ambiti da toccare, sono richiesti per una preparazione almeno sufficiente almeno 2-3 mesi.
IMPORTANTE: ciò che è davvero fondamentale e imprescindibile è la conoscenza di almeno una lingua straniera anzi meglio se ne conoscete più di una perché, in sede di esame orale, sarete chiamati a dimostrare la vostra abilità linguistica.