Un gioiello tra le Alpi, un luogo adatto a chi ama la birra ma anche a chi ama l’architettura e la tradizione. Qui modernità e storia convivono armonicamente ed è sempre qui che si svolge la festa della birra più importante al mondo, l’Oktoberfest. In questo luogo sono passati personaggi che hanno fatto la storia della civiltà europea, come il compositore Wolfgan Amadeus Mozart, che era in cerca di un lavoro presso la corte dei Wittelsbach. Questa famiglia ha retto il governo di Monaco per circa 800 anni. Papa Benedetto XVI pure è legato alla storia di questo centro perché ne è stato arcivescovo. Cosa vedere a Monaco? C’è l’imbarazzo della scelta.

Il vecchio e il nuovo municipio

Nella piazza centrale troverete l’Alte e il Neue Rathaus (vecchio e nuovo municipio): uno fu costruito verso il ‘400, l’altro all’inizio del ‘900. I due municipi vi proiettano nella storia della città e l’architettura gotica attribuisce ad essa una potere di fascinazione incredibile. Si trovano ai lati della Marienplatz, la piazza con al centro la statua della Madonna.

Sulla facciata gotica del Neues Rathaus campeggia il Glockenspiel, l’orologio-carillon, con le statue animate che richiamano il ballo tradizionale dei mercanti di cavalli per allontanare la peste. Alle 11 e alle 12 in punto, anche alle 17 in estate, le campane suonano. L’Altes Rathaus è stato ricostruito quasi per intero dopo la guerra, cercando di mantenere lo stile originale. Dentro i bambini potranno ammirare la collezione di antichi giocattoli e dalla cima si può guardare tutta la città. Sulla piazza domina il campanile di Alter Peter o Peterskirche (Chiesa di San Pietro), la chiesa più antica di Monaco.

Il palazzo reale

La residenza dei Wittelsbach è una sorta di museo di opere d’arte, “allestito” man mano dai vari membri della dinastia. Ne iniziarono la costruzione intorno al 400: i Wittelsbach avevano capito, a seguito di una rivolta contadina, che non potevano più vivere nella “Alter Hof”, un’abitazione che non era sufficientemente fortificata. L’ingresso che affaccia su Max-Joseph-Platz è ispirato al Palazzo Pitti di Firenze. La facciata più antica ha due grandi portali protetti da una statua della Madonna. All’interno troverete la Ahnengalerie, la galleria degli antenati, affreschi superbi che rappresentano i Wittelsbach. A “guardia” dell’ingresso, quattro leoni in bronzo: la tradizione dice che venissero accarezzati dai militari prima di andare in guerra, per scaramanzia. 

La Cattedrale di Nostra Signora

La Dom zu Unserer Lieben Frau venne costruita tra il 1468 e il 1488 in stile gotico, sui resti di una basilica romanica. La facciata è in mattoni e ci sono due colonne di 99 metri che conferiscono alla costruzione una certa austerirà. Le cupole di ottone montate sulle due torri vengono chiamate le “cipolle”. Nel ’94 la Frauenkirche, che fu danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ha visto terminati i lavori di restauro. Nella pavimentazione della chiesa c’è una mattonella su cui è impressa l’impronta di un piede, detta “l’impronta del Diavolo”: si dice che i costruttori della sfidarono il Maligno, realizzando una cattedrale senza finestre. Guardando l’altare dal punto in cui c’è l’impronta, le finestre appaiono coperte dalle colonne: Satana si accorse di essere stato beffato solo dopo la consacrazione della cattedrale.

Kunstareal: “l’area dell’arte”

Un quartiere pieno di opere d’arte, realizzato nella prima metà dell’Ottocento per concentrare in un’unica area cittadina le istituzioni reali che custodivano opere d’arte provenienti da tutto il mondo. Il progetto fu concepito, come altre meraviglie di Monaco, da Ludwing I, all’epoca era Delfino. Troverete qui le tre pinacoteche più importanti di Monaco: Alte Pinakothek, Neue Pinakothek e Pinakothek der Moderne. Dal rinascimento italiano all’arte moderna, ce ne è per tutti i gusti. In questo quartiere c’è anche il Lenbachhaus, il museo sull’impressionismo, sull’espressionismo e sull’art nouveau. Il complesso museale comprende anche l’arte antica, basta andare nella Glyptothek e nello Staatliche Antikensammlungen.

Englischer Garten

Il giardino inglese di Monaco si estende per circa quattro chilometri: si tratta di uno dei parchi più grandi del mondo (il primo parco pubblico della Germania). Realizzato nel 1789 come giardino dedicato ai militari, dai primi dell’Ottocento è aperto anche ai civili. Vicino all’ingresso, c’è un’area riservata ai nudisti. In estate, è l’ideale per gli amanti della natura, del sole e del nuoto. C’è chi fa perfino surf approfittando dei salti dei ruscelli. Ci sono delle costruzioni interessantissime come la Japanische Teehaus, la struttura giapponese all’ingresso, dono di Tokyo in occasione delle Olimpiadi del 1972.

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