Villa Carlotta: qual è la sua storia? Quando si può visitare? Cosa c’è da vedere?

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Il lago di Como oltre alla sua bella paesaggistica è conosciuto per le sue eleganti ville d’epoca che si specchiano nelle sue acque cristalline. Molti dei personaggi famosi, non a caso, lo hanno scelto come loro residenza estiva. Una di queste ville è la stupenda Villa Carlotta, donata dalla madre alla principessa Carlotta nel giorno delle sue nozze.

La villa si presenta con un’eleganza rara, quasi fiabesca, circondata da un grande giardino botanico suddiviso in sezioni (giardino all’italiana, il giardino roccioso, la Valle delle Felci e il comparto agricolo) che in primavera si riempiono di colori rilasciando un delicato profumo di fiori. Raggiungibile in giornata da Milano, Lecco e Como, si trova sul ramo ovest del lago di Como, in località Tremezzina. Scopriamo insieme quando si può visitare la villa e cosa c’è da vedere al suo interno.

Storia della villa

Villa Carlotta vanta più di tre secoli di storia, dove l’arte si mescola con la natura in uno splendido contesto paesaggistico, d’altri tempi. Affacciata sulle sponde del lago di Como, la villa venne costruita nel 1690 per volontà dei marchesi Clerici di Milano. Inizialmente chiamata Villa Clerici, fu costruita per omaggiare le origini comasche e i successi ottenuti dalla famiglia.

Nel 1801 la proprietà fu acquisita da quello che all’epoca era il presidente del Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina, istituita da Napoleone Bonaparte. Sommariva, era un personaggio conosciuto a Milano e un grande collezionista d’arte. I profitti accumulati nel corso della sua carriera politica gli permisero di coltivare la sua passione per la scultura, tanto da acquistare diverse opere d’arte del Canova e di Thorvaldsen. La villa fu grazie a lui che divenne famosa in tutta Europa.

Nel 1843 la principessa Marianna di Prussia, nonché moglie del principe Alberto di Prussia, acquistò la villa dagli eredi della famiglia Sommariva. Anni dopo, la principessa la donò alla figlia Carlotta in occasione del suo matrimonio. La villa venne così ribattezzata in Villa Carlotta, subendo nei successivi anni delle modifiche. Dell’epoca Clerici restano solo i fregi e i soffitti in legno dipinto, riscoperti a seguito di recenti lavori di restauro delle sale.

Dopo la morte della principessa Carlotta, il marito Giorgio II continuò a frequentare la villa, arricchendo il parco di numerose essenze botaniche rare che si possono ammirare ancora oggi. Durante la Seconda Guerra Mondiale la villa venne confiscata dallo Stato italiano e affidata in gestione all’Ente Villa Carlotta che ancora oggi gestisce sia la villa che i giardini.

Visita alla Villa Carlotta

La villa oggi ospita ancora in parte gli oggetti d’arte della collezione di Sommariva. Al piano terra si trova il Salone dei Marmi, il più grande delle sale e il punto da cui parte la visita del Museo di Villa Carlotta. Qui un tempo erano raccolte le statue più celebri della collezione Sommariva oggi distribuite nelle varie sale del museo. Al centro si può ammirare il gruppo di Venere e Marte, lungo le pareti il Fregio marmoreo con l’Ingresso trionfale di Alessandro Magno in Babilonia.

Dopodiché si prosegue con la Sala dei Gessi, che ospita una serie di modelli d’età neoclassica. Tra questi si trova la Musa Tersicore di Antonio Canova. Sulle pareti si possono ammirare alcuni modelli dei rilievi dell’Arco della Pace di Milano. Più avanti si trova la Sala dei Cammei, parte di una raccolta di oltre 400 pezzi che riproducono architetture e opere d’arte famose visibili a Roma, Firenze, Milano, Parigi e in alcune grandi collezioni private. Lungo le pareti si possono ammirare alcune statue provenienti dalle guglie del Duomo di Milano, rimosse negli anni ’50 per poterle conservare.

Continuando la visita si arriva alla Sala di Palamede, un’elegante sala di colore verde acqua al cui centro si trova uno dei più celebri capolavori di Antonio Canova: la scultura di Palamede. Proseguendo si giunge alla Sala Sommariva, dove si possono ammirare alcuni ritratti della famiglia e La lettura del VI Canto dell’Eneide alla corte di Augusto.

Poi, si arriva alla Sala della Maddalena che conserva una replica della Maddalena penitente di Antonio Canova. Subito dopo si trova la Sala di Amore e Psiche, che ospita una copia di alta qualità dell’originale realizzato nel 1796, conservato al museo dell’Ermitage di San Pietroburgo. La visita continua con la Sala di Hayez, che ospita l’Ultimo bacio di Romeo e Giulietta. Infine. si giunge all’elegante Sala delle Vedute e la Sala di Napoleone che ospita i ritratti di alcuni membri della famiglia e i racconti delle gesta di Napoleone.

Il secondo piano

Il secondo piano ospita le stanze private, cui sono conservati ancora oggi i mobili e gli oggetti della principessa Carlotta. La Camera di Carlotta ospita arredi antichi, suoi oggetti e una stampa a colori che riproduce un suo ritratto all’età di vent’anni. Seguono la Sala Rossa con alcune stampe che raffigurano il duca Giorgio II e la Sala dell’Arazzo arredata con un grande arazzo del XVIII secolo.

Dopodiché si arriva alla Sala da Pranzo arredata con mobili di produzione francese, in stile neoclassico, che risalgono al tardo XIX secolo. Al centro della sala si trova una tavola decorata con delle porcellane originali dell’epoca. Proseguendo si arriva allo Studio del Duca, dov’è conservato il grande stendardo del ducato di Sassonia Meiningen, dipinto a tempera.

La stanza ospita anche alcuni volumi di botanica e letteratura in lingua tedesca di proprietà del Duca e una collezione di riproduzioni fotografiche a colori del Novecento. L’ultima camera è la Camera da Letto arredata con mobili in mogano rosso e decorati con applicazioni in bronzo dorato o intarsi in madreperla.

Quando si può visitare la villa?

La Villa Carlotta è visitabile dalla primavera all’autunno ed è chiusa nel periodo invernale. E’ possibile acquistare l’ultimo biglietto di ingresso un’ora prima della chiusura e include la visita al Museo e al Giardino Botanico.

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