Fondata dai popoli di origine celtica nel V secolo a.c. Belodunum, nome dell’antica Belluno, vuol dire “altura luminosa”, e infatti viene comunemente considerata la porta delle Dolomiti, uno dei due Comuni italiani, insiema a Latina, il cui territorio è compreso all’interno di un parco nazionale. Belluno ha tutto quello che si potrebbe desiderare: paesaggi mozzafiato, natura estrema e gentile, vestigia storiche di importanza capitale per le vicende del Paese. Visitare Belluno è un’esperienza unica, da vivere assolutamente.
Belluno nella storia
Dalla fondazione ad opera dei Celti all’annessione dei romani, fino alla dominazione da parte dei popoli barbari arrivati in Italia, come i Goti, i Longobardi e i Franchi, le vicende di Belluno sono state sempre molto travagliate. La città, infatti, ha vissuto alcuni dei momenti più significativi della nostra storia recente, a cominciare dalla Grande Guerra. Le cime impervie delle dolomiti bellunesi, infatti, furono teatro di alcune delle più cruente battaglie della Prima Guerra Mondiale, tra il 1915 e il 1917. Il territorio, infatti, può essere considerato come il più grande museo a cielo aperto della Prima Guerra Mondiale.
Belluno e la Grande Guerra
A testimonianza dell’importanza di Belluno nella Prima Guerra Mondiale, un suggestivo itinerario lungo la Via Alpina, tra Alto Agordino e Valle d’Ampezzo, con sentieri che permettono di scoprire i luoghi dove i soldati protagonosti di quel sanguinoso conflitto hanno vissuto e combatturo le battaglie più sanguinose, tra le trincee. Interessante è il Forte Tre Sassi, che conserva ancora quelli che furono gli oggetti e gli equipaggiamenti appartenuti ai soldati della Prima Guerra Mondiale.
L’assedio di Belluno
Fatale per Belluno fu la disfatta di Caporetto, che causò alla città un danno incalcolabile in termini economici e di vite umane, causando quello che è noto come l’anno della fame. Le truppe italiane che ripiegarono sul Piave, infatti, arrivarono in città e fecero saltare le principali vie di ingresso, il viadotto ferroviario e il ponte sul Piave. Questo, però, non impedì alle truppe austriache di arrivare in città e saccheggiarla, costringendo i cittadini a lavorare per gli occupanti stranieri. La vittoria italiana nella battaglia del Piave sancì l’inizio della fine dell’incubo, per la città di Belluno: gli austriaci fuggirono e nel mese di ottobre del 1918 la città fu finalmente liberata.
Belluno Sagra dei Fisciot
Non sono storia e natura, Belluno è anche tradizione: la città delle Dolomiti celebra l’arrivo della bella stagione con la Sagra dei Fisciot, l’antica celebrazione della Madonna Addolorata, che si svolge due domeniche prima della Santa Pasqua. I cittadini di Belluno, portano avanti questa tradizione da secoli: la statua della Madonna dei Sette Dolori, viene portata in processione per le vie delle città. La Sagra dei Fisciot, è la versione laica di questa festa, che segue quella religiosa: dopo la processione, infatti, cittadini e turisti hanno a disposizione decine di bancarelle che vendono dolciumi e balocchi di ogni tipo, alternate a stand gastronomici che offrono la possibilità di gustare tutte le eccellenze della cucina locale.
Festa di San Martino
Molto attesa, dai cittadini e dai turisti, è anche la Fiera di San Martino, la festa dedicata al Santo Patrono di Belluno. Le celebrazioni si svolgono nel mese di novembre, le strade della città vengono colorate e arricchite dalla presenza di stand gastronomici, bancarelle e un grande mercato dell’antiquariato.